Ora puoi apprendere a leggere la mano anche INDIVIDUALMENTE A DISTANZA, grazie alle dispense, molto esplicative, al dettagliato materiale video a tua disposizione, alle applicazioni pratiche ed al sostegno del tutoraggio telefonico e via mail per i dubbi, le domande e l’approfondimento.
Puoi iscriverti e iniziare in qualsiasi momento e distribuire il programma nel tempo senza vincoli e in base alle tue preferenza ed alle tue esigenze personali.
È un corso teorico/pratico adatto a tutti e senza prerequisiti che ti consente di impostare correttamente la consultazione chirologica e di capire i segni e i simboli della mano.
Tutta la conoscenza tradizionale dell’Oriente sulle leggi che regolano la vita della persona è racchiusa nella mappa della mano ovvero ciò che evolve nel significato ma non muta.
Durante i secoli ed i millenni la Chirologia è stata studiata e commentata da culture diverse che ne hanno tratto insegnamento o, al contrario, incredulità. È una conoscenza prescientifica, una saggezza esperienziale ed una guida a cui tutti possono accedere per leggere dentro se stessi e ricevere indicazioni sull’appropriato atteggiamento da tenere e sulle azioni da intraprendere (o da auto-osservare) nel cammino della propria evoluzione personale.
L’obiettivo di questo corso è quello di fornire tutti gli elementi di base necessari ad intraprendere l’uso personale della lettura della mano e per comprendere il significato ed il valore odierno del modo meraviglioso di esercitare una conoscenza ancestrale:
Gli argomenti del piano di studi:
Chirologia palmare
Fisiognomica
Teoria Yin / Yang
Storia della Chirologia
Elementi di Anatomia e Fisiologia energetica
Fondamenti di Riflessologia
Elementi di Comunicazione
Metodi e tecniche del lavoro di studio
Etica e deontologia professionale
Profilo del Chirologo
Testo consigliato: Il destino nelle tue mani. Shiatsu Milano Editore
È necessario avere apertura mentale, superare i preconcetti, lasciarsi ispirare; portare le foto delle proprie mani, un righello, un compasso.
Il corso è adatto a tutti e non ha prerequisiti. Chi già conosce ed utilizza la lettura della mano da autodidatta potrà comunque trarne utili conoscenze tecniche e un metodo più strutturato che gli consentiranno di potenziare ulteriormente il rapporto personale di confidenza ed empatia con la Chirologia.
Il Corso di Chirologia Evolutiva inizia con un primo approccio introduttivo ma globale sulle caratteristiche della mano e la sua lettura.
Conoscere la mano nelle sue caratteristiche forme ed espressioni, apprenderne il simbolismo e sopratutto fare un’esperienza diretta della lettura delle proprie potenzialità, è il primo momento in cui ci si avvicina all’affascinante mondo della chirologia.
I moduli successivi approfondiscono i singoli aspetti necessari per acquisire una maggior disinvoltura e specializzazione nel riconoscere i segni e nell’interpretazione di essi secondo i metodi più riconosciuti. Continua a leggere →
Se l’analisi della mano nella sua globalità tratteggia la tonalità di fondo della personalità e dell’esistenza del soggetto, le linee ne costituiscono per così dire un complemento, quel dettaglio, quel tocco finale da cui nasce la previsione di situazioni, malattie, eventi. Ogni linea rappresenta un settore particolare della nostra vita e del nostro corpo: esistenza in generale, fortuna, professione, amore, matrimonio, figli, salute; e per quanto concerne i vari settori del corpo, testa, cuore, apparato digerente. Naturalmente seguirne il corso non è sufficiente: in chirologia sono più le eccezioni che la normalità. Si può giungere ad affermare, con tranquillità, che ogni individuo, ogni mano, ogni linea rappresenta in un certo senso un caso a sé, con un proprio tracciato, una propria individualità che si discosta nettamente dalla teoria. Solo prendendola singolarmente, studiandone attentamente il colore, il corso, la struttura, i segni modificatori, i tagli, gli incroci, si giunge quindi a percepirne l’individualità, che rende ogni vita, ogni temperamento diverso da tutti gli altri.
La linea della Vita, ossia quella linea semicircolare che, iniziando sotto il monte di Giove, si conclude, dopo aver racchiuso il monte di Venere con un grande arco, vicino al polso; è tradizionalmente posta in relazione con la durata della vita, il suo corso, le malattie, la robustezza fisica e la vitalità del soggetto.
Linea di Marte o sorella della linea della vita: quando, accanto alla linea della vita ne compare un’altra parallela ad essa, la personalità si rivela forte, perseverante, coraggiosa e resistente. La sorella della vitale ne ripara le eventuali mancanze, ma se entrambe le linee sono brutte o anomale, i mali saranno doppi.
Linea della testa: nasce nello stesso punto di origine della linea della vita e, traversando orizzontalmente il palmo, termina sul monte di Marte o sul monte della Luna; informa sull’intelletto del soggetto, la memoria, l’apprendimento, la professione, le malattie e i disturbi legati alla testa.
Linea del cuore: l’origine di questa linea è molto controversa. Alcuni autori, infatti, la fanno iniziare sotto il monte di Mercurio e terminare sotto quello di Giove, altri affermano esattamente il contrario. La linea del cuore fornisce informazioni sull’affettività del soggetto, la sua vita sentimentale, le affezioni cardiache.
La linea del destino sale dal polso verso il dito medio e rappresenta la capacità di bilanciare le qualità logiche ed intuitive; se esiste è un buon auspicio di equilibrio personale e di ‘successo’ facilitato.
La linea dell’intuizione sale dal polso verso il dito mignolo e rappresenta la nostra capacità di intuire più che capire le situazioni che ci si presentano nella vita.
Segni presenti sul palmo, sui monti e sulle linee.
I segni presenti sulla mano ne modificano le qualità incidendo sulla capacità di trasmettere o meno un aspetto del carattere.
L’isola o fagiolo su una linea indica un abbassamento dell’energia vitale, un periodo di malessere o di stagnazione della vita.
Il quadrato, al contrario, ripara gli eventuali difetti dando un rinforzo ed ha, di solito su una linea debole o dopo un’interruzione, segno positivo.
La treccia ha una valore di difficoltà più esteso nel tempo della semplice isola perché ne aumenta la portata e rappresenta un periodo do debolezza fisica e un periodo di confusione mentale.
La barra o le barre indicano un impedimento, la difficoltà di portare a compimento un progetto o anche la difficoltà a sviluppare una capacità presente ma non attiva.
Il reticolo rappresenta energeticamente una palude da cui si fa fatica ad uscire; presente su monti e linee rappresenta la difficoltà di esercitare una qualità che si trascina nel tempo ed è più intensa della barra.
La stella può essere un evento positivo o negativo perché rappresenta una grande concentrazione di energia che ‘esplode’ in un dato punto della vita, quindi colpo di fortuna o colpo apoplettico, dipende da dove si trova.
La croce ha segno di difficoltà e di impedimento sopratutto a fine linea dove rappresenta un evento sfortunato e quindi un possibile fallimento dei propri progetti..
Le dita
Il pollice è sinonimo di volontà. Più è robusto in relazione alla mano e alle altre dita, più esprime un carattere forte. Viceversa se è debole.
Se nel distanziare il pollice dalle altre dita si forma agevolmente un angolo di 90° la persona è flessibile e aperta alle proposte altrui. Se si apre oltre 90°, indica un carattere debole, facilmente influenzabile, mentre se inferiore di 90° indica rigidità mentale e difficoltà a capire i bisogni altrui.
L’indice è il dito dell’ego, del bisogno di espressione personale. Se è lungo come il medio indica una grande necessità di espressione personale, sino all’egoismo.
Il medio, il dito dell’equilibrio, rappresenta la nostra capacità di bilanciare conscio e inconscio. E’ di solito più lungo delle altre dita e dritto.
L’anulare, il dito dell’arte, della fortuna e della capacità di acquisire le cose del mondo senza sforzo. Di solito è lungo quanto l’indice, se più lungo prevale la predisposizione a farsi portare dagli eventi anziché guidarli.
Il mignolo, il dito della scienza, dell’intuito e del curatore, nonché del mercante. Dovrebbe essere lungo quanto il pollice. Se prevale il mignolo, l’intuito è più forte3 della volontà e viceversa. Se sono uguali il carattere è pacifico.
La mano “prevalente”
E’ sempre necessario osservare entrambe le mani e confrontare le linee presenti nella mano sinistra con quelle nella mano destra per definire quali siano le giuste corrispondenze tra linee e avvenimenti.
Questo vi servirà comunque a poco, se non avrete posto attenzione a quale mano è prevalente.
In generale per la scrittura questa è la mano destra, mentre i mancini tenderebbero ad utilizzare la mano sinistra se, come spesso avviene, non fossero stati indirizzati all’uso della destra.
Ciò che in realtà interessa è conoscere quale mano è prevalente anche per la gestualità ed ogni altra azione abituale.
È perciò opportuno incrociare le mani, intrecciando le dita: il pollice della mano prevalente rimane al di sopra dell’altro. Questo può essere un ulteriore dato da confrontare con il precedente per decidere quale è la mano prevalente. In caso di contrasto va tenuto conto quanto segue:
nella mano non prevalente le linee (e le loro terminazioni) rimangono pressoché immutate negli anni e mostrano le caratteristiche innate, mentre nella mano prevalente si discostano dal modello ancora presente nell’altra mano, esprimendo in tal modo le caratteristiche acquisite.
Forma delle mani
La mano quadrata indica spirito pratico, senso di responsabilità.
La mano a spatola, stretta alla base del palmo e larga alle dita, indica eccessivo nervosismo.
La mano conica o a spatola rovesciata, larga alla base del palmo e stretta alle dita, indica energia rivolta alle realtà materiali.
La mano rettangolare, dal palmo più lungo che largo, indica temperamento più rivolto all’investigazione intellettuale.
La mano stretta, cioè svasata inoltre rappresenta un carattere introverso mentre la mano larga, cioè tondeggiante, rappresenta un carattere estroverso.
La mano è la mappa della vita: il carattere e gli eventi incidono i loro segni che si modificano nel tempo. Una scienza antichissima, la chirologia, insegna a decifrarne i segreti. La chirologia (dal greco keiros, mano, e logos, studio) è una scienza quanto una vera e propria arte che si fonda su esperienze realizzate ed osservazioni compiute nel corso di millenni in culture e società differenti. Attraverso vari metodi di analisi armonizzati secondo un metodo preciso la Chirologia ci permette di conoscere la mano nelle sue caratteristiche forme ed espressioni, apprenderne il simbolismo e sopratutto fare un’esperienza diretta della lettura delle proprie potenzialità. Il primo momento in cui ci si avvicina all’affascinante mondo della chirologia si scopre uno favoloso strumento per andare alla scoperta della personalità e, in certa misura, del destino di ognuno. Oggi la chirologia si propone con una visione innovativa adeguata alle domande ed esigenze dei nostri giorni. Tre sono tre linee principali, presenti in quasi tutte le mani, che a cui ci si riferisce per dare l’interpretazione principale della personalità: la linea del Cuore, della Testa e della Vita.
Queste tre linee principali rappresentano le nostre caratteristiche di base: il corpo, la mente e lo spirito o altrimenti l’espressione della salute, della razionalità e della sessualità.
‘Non si comprendono le profezie se non quando le cose sono accadute’.
La quiromancia, quiromancía, quirología o, en la cultura popular, lectura de la palma es el intento de adivinación a través de la lectura de las líneas de la mano. El término deriva del griego χείρ y μαντεία. Es una rama de la quirología y se centra en el estudio de las líneas y montes que se hallan en las palmas de las manos que, por medio de la observación, revelan supuestamente el perfil psicológico y fisiológico de una persona. Aunque suele ir íntimamente ligada a la adivinación y a las ciencias ocultas, siempre ha existido una cierta aceptación popular. La práctica se encuentra en todo el mundo, con numerosas variaciones culturales. Comúnmente, es denominada como leer la mano o leer las manos, aunque también se le conoce como echar, leer o decir la buenaventura. Aquellos que la practican se denominan generalmente palmistas, lectores de palmas, analistas de la mano o quirologistas.
Oggi rispondiamo al quesito di un nostro lettore, Mario, che ci richiede l’interpretazione della linea della Testa. ‘Ti invio foto delle mie mani sx e dx mi puoi dire qualcosa sulla linea della testa ? Sono un appassionato anche se non leggo le mani perchè non così bravo da farlo, grazie Mario.’
La linea di testa: più è chiara e lunga, meglio è. La linea della testa riflette l’intelligenza e la mentalità di una persona. Di solito inizia tra l’indice e il pollice (sotto la linea del Cuore) e poi si estende all’altro lato del palmo, sembrando che stia dividendo il palmo a metà.
La linea della Testa di Mario in entrambe le mani è leggermente curva, continua, con piccole sbavature, senza interruzioni. Alla partenza è unita alla linea della Vita, segno di ricerca del consenso, di compartecipazione, di condivisione. Si estende nel palmo curvando leggermente verso il basso, segno di mente flessibile, curiosa. La linea è continua, segno di perseveranza, senza divaricazione, segno di stabilità. Linea lunga, segno di acume, con piccole sbavature e puntini sotto l’anulare, segno di lievi difficoltà in un periodo attorno ai 40 anni, che però non lasciano segni ulteriori.
Nell’insieme una bella linea con caratteristiche di buona salute.
La psicochirologia, attraverso lo studio delle mani, analizza la struttura del carattere della persona, il temperamento, le potenzialità, il talento individuale, cioè la vera natura seppellita sotto infinite zavorre.
Diventa ciò che sei!
Con queste parole di Pindaro iniziava un libro di psicochirologia perché questa nobile arte ha come scopo non solo di interpretare e analizzare ma anche di indicare la strada che conduce alla realizzazione di sé, cioè di raggiungere una vera integrazione della personalità.
In questo processo di chiarificazione è necessario conoscere il legame con i propri antenati, cioè comprendere che la vita e il destino di una persona sono direttamente connessi non solo con le sue proprie tendenze ma pure con le esperienze vitali dei suoi avi.
La consapevolezza di questo legame aiuta a comprendere certi gravami e difficoltà che sembrano incomprensibili e quindi ad affrontarli.
Riveste quindi molta importanza la storia familiare della persona, come tutti i fatti di tipo biologico e psicologico ad essa connessi.
Secondo l’interpretazione di Spier (a differenza della interpretazione della maggioranza dei chirologia) la destra è la mano ancestrale in senso sia biologico che psicologico, poiché nel suo palmo mostra qualità, reazioni ed esperienze di quegli antenati a cui la persona è biologicamente e psicologicamente connessa. Il palmo della mano sinistra invece esprime la personalità individuale.
La connessione è biologicamente effettiva se le linee della destra si accordano con quelle della sinistra (una interpretazione con la quale tutti concordano), in questo caso i tratti sono ereditari. Se le linee delle due mani sono differenti, la connessione è solo di natura psicologica (e quindi l’influenza del mondo sta agendo su di noi, aggiungendo o togliendo possibilità e talenti).
Il confronto tra la mano destra e quella sinistra mostra il vero scopo interiore o missione di una persona, che va oltre il semplice dovere di fare il proprio lavoro secondo i propri talenti e le proprie capacità.
Ogni essere umano che è capace di sviluppo deve anche realizzare un compito individuale che non può essere realizzato da nessun altro.
Questo compito è intimamente collegato alle esistenze delle generazioni precedenti, ai fallimenti dei propri antenati nel risolvere certi problemi, all’evitare certe esperienze o a passare attraverso esperienze sbagliate. Questo compito individuale, che può essere messo in luce confrontando le due mani, rende unica la vita di un individuo e le dà significato.
Se lo scopo della Chirologia è quello di ripristinare le tendenze originarie, la libertà di agire in vista di un preciso scopo e la possibilità di muoversi nella vita seguendo la propria volontà, predire il futuro va nella direzione opposta, questo avviene sia con le predizioni negative ma anche positive che impedirebbe il genuino desiderio di conoscenza e crescita interiore, quindi predire il futuro significa escludere automaticamente una persona dalla partecipazione attiva alla propria crescita.
Infatti la lettura della mano va intesa principalmente come un altro modo di scoprire se stessi e di poter interpretare gli eventi attraverso la conoscenza di un proprio modo di procedere.
Se il fato (la predizione) è una conseguenza determinata da un agente esterno che agisce su una persona o su una entità, col destino (la lettura) l’entità partecipa attivamente alla conseguenza di un progetto che è direttamente correlato a sé stesso.
La partecipazione accade in tutta coscienza.
da un articolo di Loredana Taddei riveduto e ampliato.
La struttura della mano e delle dita, il pollice, la forma delle unghie nascondono dentro di sè le caratteristiche originali della nostra psiche e ci dicono quali sono i nostri talenti fondamentali nel lavoro e nel rapporto con gli altri.
Conoscere e interpretare queste caratteristiche ci permette di orientare al meglio le nostre energie.
L’opinione comune identifica la chirologia con l’interpretazione delle linee, dei rilievi e dei segni presenti sul palmo della mano.
Qualcuno, più attento o edotto in materia, aggiunge a questo la forma delle dita e della mano, le proporzioni, il colore.
Ma si può andare oltre, soffermandosi anche sugli atteggiamenti, il modo di porgere la mano, di stringerla, sulla sua consistenza, la sua temperatura.
Procedendo com’è logico dal generale al particolare, la chirologia comincia dunque da qui, dall’esame generale della mano, riservandosi un tuffo nel dettaglio solo in un secondo tempo.
In occasione di un corso di lettura della mano in Saluzzo (CN) preso il Centro Studi Santa Chiara mi è capitato di presentare la ricerca dei Talenti attraverso la lettura delle caratteristiche della mano: linee, dita, monti, anelli, forma, colore.
Sappiamo che il talènto significava originariamente una misura di massa e peso che, per evoluzione semantica dovuta alla nota «parabola dei talenti» (Matteo 25), nella quale i talenti affidati dal ‘Signore ai suoi servi’ sono simbolo dei doni dati da Dio all’uomo, divenne sinonimo di ingegno, predisposizione, capacità e doti intellettuali rilevanti, in quanto naturali e intese a particolari attività. Tuttavia il significato attuale è comprensivo anche di doti atletiche e di ingegno nell’uso del corpo, come molti sportivi dimostrano di avere in forma innata.
Il giorno precedente al corso le persone presenti avevano ricevuto da un’altra persona, una lezione sui Talenti intesi come predisposizioni spirituali che erano individuabili attraverso una sorta di ricerca personale, esoterica.
Quindi la possibilità di leggerli come predefiniti nella struttura del corpo sembrò ai presenti una riduzione delle loro possibilità di ricercare la soddisfazione di un desiderio, come ad esempio la ‘scoperta’ di capacità nascoste.
Quanto di più evidente possiamo osservare attraverso la struttura del corpo che ci indirizza verso o ci predispone ad una specifica funzione?
Ad esempio i violoncellisti non hanno dita tozze, bensì lunghe e affusolate, così come mani forti e ampie sono una buona predisposizione per l’attività di massaggio.
Oltre alla forma della mano e delle dita dobbiamo prendere in considerazione le linee presenti sul palmo, la loro direzione e la loro struttura intrinseca. Alcuni ‘talenti’ o predisposizioni sono insiti nella presenza e nella direzione delle linee.
Una linea, la cosiddetta linea Simiana, presente nelle mani delle scimmie, rappresenta nell’uomo una particolare attribuzione del carattere verso una ridotta spiritualità, intesa come affettività universale verso tutta l’umanità.
Quindi dalle caratteristiche generali della mano si possono osservare le predisposizioni verso specifiche attività e risultati personali.
E’ importante comprendere però che, appunto come recita la parabola dei talenti, possiamo scegliere di usare o non usare queste abilità innate.
Non usarle può essere inteso come un senso di sfiducia in se stessi mentre al contrario, l’uso dei propri talenti rafforza l’autostima.
La professione del Chirologo richiede una formazione approfondita e aggiornata per i nostri tempi. La Formazione in Chirologia Evolutiva inizia con un primo approccio introduttivo ma globale sulle caratteristiche della mano e la sua lettura.
Conoscere la mano nelle sue caratteristiche forme ed espressioni, apprenderne il simbolismo ma soprattutto fare un’esperienza diretta della lettura delle proprie potenzialità, è il primo momento in cui ci si avvicina all’affascinante mondo della chirologia.
Cosa si può vedere? La mano è un riflesso del nostro essere. Se l’analisi della mano nella sua globalità tratteggia la tonalità di fondo della personalità e dell’esistenza del soggetto, le linee ne costituiscono per così dire un complemento, quel dettaglio, quel tocco finale da cui nasce la previsione di situazioni ed eventi. Ogni linea rappresenta un settore particolare della nostra vita e del nostro corpo: esistenza in generale, fortuna, professione, amore, matrimonio; e per quanto concerne i vari settori del corpo, testa, cuore, apparato digerente.
Il percorso di studio, a moduli indipendenti tra loro, permette di approfondire gradatamente i singoli aspetti necessari per acquisire una maggior disinvoltura e specializzazione nel riconoscere i segni e nell’interpretazione di essi secondo i metodi più riconosciuti.
La formazione del Centro Studi di Chirologia Evolutiva è professionale ed è indirizzata a chi vuole fare della Chirologia una professione olistica o una ricerca di evoluzione personale esoterica. Il risultato è il raggiungimento di una competenza altamente professionale per soddisfare le esigenze del pubblico dei giorni nostri. Continua a leggere →
Ne sono rimasto attratto fin da bambino perché la mia attitudine intuitiva ha caratteristiche assolutamente non comuni.
Linee di interferenza
La mia educazione tuttavia è stata scientifica e quindi assolutamente in contrasto con tutto ciò che è inspiegabile. Il punto di sintesi è arrivato con l’auto-massaggio e la medicina orientale, in particolare con la Macrobiotica e con il principio degli opposti complementari dello Yin/Yang. Attraverso le prime letture della Macrobiotica ho imparato a interpretare i segni del corpo e la loro trasposizione in termini di salute e di carattere.
In seguito con l’auto-shiatsu, quindi con il contatto, con la valutazione al tatto per identificare lo stato di salute, ho aggiunto un altro tassello a uno strumento concreto di lettura del corpo.
Infine ho ripreso quella capacità intuitiva, che ho fin da adolescente, di osservare e valutare e l’ho collegata con la dote della premonizione. Attraverso la pratica e lo studio della chirologia ho potuto coniugare la parte osservativa dei segni Fisiognomici con la parte intuitiva della premonizione e creare una sintesi.
Lo strumento che mi ha permesso di fare questa sintesi è l’uso dell’alternanza dello Yin e dello Yang.
Questi principi opposti e complementari racchiudono tutti i fenomeni visibili e ci permettono di catalogare ogni avvenimento, ogni cosa, secondo una predisposizione, una qualità, ad esempio caldo freddo e alto e basso.
Con questi strumenti ho attuato una sintesi tra capacità intuitiva e capacità osservativa basandola sui dati concreti della struttura chirognomica.
Qual è il legame tra le filosofie orientali, quella cino-giapponese e quella indiana? Entrambe danno una fondamentale importanza allo stretto legame tra il corpo e le mente, o meglio alla loro unità, e quindi alla reciproca influenza.
La #chirologia indiana individua sul PALMO DELLA MANO i residui del karma che rappresentano i debiti karmici, cioè il karma negativo che deriva dalle vite passate. Secondo la visione induista del ciclo di morte e rinascita il debito karmico si paga attraverso il superamento di prove e difficoltà; perciò le situazioni che si affrontano nella vita sono considerate lezioni karmiche.
La mano è uno strumento che tutti usiamo e tutti comprendiamo che ha una versatilità enorme. Ci ha permesso di elevarci da animali a uomini. Infatti, non è solo la capacità del linguaggio ma soprattutto la versatilità del pollice opponibile che ci ha permesso di sviluppare gli strumenti e la scrittura. Quindi osservando la mano e conoscendo l’elevata quantità di circonvoluzioni cerebrali che sono collegate all’uso della mano, possiamo comprendere che la mano è uno strumento che riflette sia le nostre capacità intellettuali sia le nostre competenze emotive.
Per esempio il fatto che le mani esprimano le emozioni in maniera immediata, a volte anche più del viso, come con il sudore quando si è in uno stato emotivo alterato, o il tremolio delle mani, oppure il chiuderle e aprirle come segno di nervosismo.
Soprattutto la forma delle mani dà anche delle indicazioni proprio sulle competenze che siamo in grado di sviluppare; per esempio avere delle dita lunghe e sottili per svolgere dei lavori raffinati, o meglio apprendere delle arti molto virtuose, come suonare il violino. Anche l’esercizio fisico, associato all’alimentazione specifica, può generare un corpo forte e modificare in fase di crescita la lunghezza delle ossa. Tutte queste influenze plasmano il nostro fisico ma anche il modo di pensare e quindi influenzano la struttura mentale.
La correlazione tra la forma e la funzione (che è plasmabile e quindi non è un elemento vincolante in assoluto) fa si che si possa influenzare la funzione e quindi anche la forma. Infatti con l’educazione possiamo cambiare le nostre capacità.
Morte e Rinascita
Nell’antichità, soprattutto in India, era necessario identificare in maniera pronta le caratteristiche della persona in modo da poter intervenire fin dalla più tenera età, diciamo dall’adolescenza, su un aspetto sociale fondamentale, cioè unire le persone in matrimonio.
Infatti, la chirologia indiana si è sviluppata in maniera molto profonda, molto particolare, nel cercare le caratteristiche che rendessero compatibili due persone affinché si potessero programmare matrimoni che fossero destinati a una vita equilibrata. Così le caratteristiche maschili e femminili erano osservate e si cercava di individuare se l’unione fosse compatibile.
Probabilmente quando c’era da fare un matrimonio d’interesse avendo molti figli/e da sposare si potevano fare delle scelte con un ampio margine di scelta.
In particolare cosa si andava a verificare? Si osservava la base di quello che noi chirologi chiamiamo il monte di Venere, ovvero la base del pollice o eminenza tenar. Questa zona del palmo molto ampia e muscolosa che sostiene il pollice, proprio per la sua importanza in quanto il pollice è opponibile a tutte le altre dita, è stata presa in considerazione per leggere la storia Karmica della persona.
Cos’è il karma? È il substrato delle nostre capacità costruito dall’esperienza delle vite passate. Che cosa vuol dire questo? Che le nostre capacità e competenze di oggi sono legate al passato, alle vite passate.
Infatti, induismo e buddismo fanno riferimento a un percorso evolutivo della persona che spazia non solo su una vita, ma su diverse vite.
Se noi siamo qui oggi come essere umani pensanti, in questo momento, è perché abbiamo subito un’evoluzione dalla cellula primordiale che salendo la scala evolutiva si è via via trasformata in vari esseri, vegetali e animali, fino ad arrivare a diventare un essere umano, e vivere ulteriori vite, facendo esperienze, accumulando capacità morali, intellettuali, emozionali, per arrivare a definire quello che siamo oggi, adesso.
A ogni morte quindi c’è solo il termine di un ciclo vitale ed ogni nascita è intesa come una rinascita con un bagaglio Karmico; un bagaglio fisico, intellettivo, emotivo, morale, culturale, sociale, che evolverà fino a che in un futuro ipotetico ci svilupperemo come esseri di luce, e non rinasceremo più se non per nostra stessa volontà.
Essendo obbligati a rinascere possiamo ipotizzare il percorso che ci attende in questa vita in funzione delle nostre azioni passate che ci hanno spinto in avanti nell’evoluzione oppure hanno creato la necessità di vivere esperienze negative.
Che cosa vuol dire vivere esperienze negative? Se abbiamo commesso nel passato degli atti moralmente riprovevoli, in questa vita dovremmo vivere le esperienze che ci aiuteranno a capire attraverso la sofferenza la negatività degli atti commessi. Trarne quindi la comprensione di quale sia la funzione dell’amore.
Assomiglia un po’ alla visione dantesca del percorso di rinascita attraverso l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso.
Tornando al nostro monte di Venere: come possiamo capire se la nostra vita ha da scontare l’esperienza di azioni negative ma formative?
Osservando le linee che attraversano l’eminenza tenar, che siano Yin o Yang, cioè linee orizzontali o linee verticali.
Le linee orizzontali sono quelle che attraversano il palmo da un lato all’altro. Le linee verticali sono quelle che salgono dal polso alle dita. Osservando quindi il monte di Venere definiamo tre porzioni o tre zone.
Immaginiamo di dividere l’arco della linea della Vita in tre zone equidistanti: la più alta è la zona della giovinezza; quella mediana è la zona della maturità, l’ultima zona è quella della vecchiaia, che termina nella zona del polso.
Queste tre zone sono attraversate da linee orizzontali o leggermente oblique che tracciano il monte di Venere dalla zona dell’attaccatura del pollice in direzione del centro del palmo.
Secondo dove si trova la maggior parte delle linee, quello sarà il periodo della vita in cui avremo più necessità di fare esperienze per soddisfare le esigenze di crescita personale.
Queste esperienze sono non solo legate all’aspetto morale bensì anche alla conoscenza quindi allo studio e alle emozioni. Nel buddhismo non si considerano le azioni solo da un punto di vista eticamente negativo o positivo bensì come esigenze di evoluzione e quindi anche commettere atti truci fa parte del gioco della trasformazione della vita, cioè dell’evoluzione e sperimentazione di tutte le possibili emozioni umane. Le linee che attraversano il monte di Venere sono dette linee di interferenza, o delle preoccupazioni e quindi quanto più ce ne sono, tanto più c’è necessità di esperienza.
La prima zona va dall’inizio della linea della Vita, in altre parole dalla zona dell’attaccatura tra pollice e indice, fino a un terzo della linea.
Questo primo terzo riguarda le preoccupazioni della famiglia, cioè che ci sono causate da altri, e quindi un livello di consapevolezza superficiale, materiale, concreta, in cui abbiamo la necessità banalmente di vivere esperienze che ci assicurino l’esistenza materiale o che riguardano danni fisici, problemi di salute alla nascita, nella crescita, con tutto quello che ne consegue a livello fisico, l’eventuale debolezza fisica, così come privazioni o sforzi fisici che possono danneggiarci.
Nel secondo spicchio, la parte mediana, interviene l’influenza sulla nostra parte emotiva, quando nella nostra crescita ed evoluzione entriamo in contatto con le nostre passioni e dobbiamo imparare a gestirle.
In particolare, se le line sono molte, avremo paure, fobia, ansietà, tutti aspetti interiori che riguardano il nostro sviluppo mentale ed emotivo. Riguardano un livello di consapevolezza relativo all’educazione, alle idee ma anche ai sensi di colpa.
Il terzo spicchio è la parte più bassa del palmo, e riguarda l’inconscio e quindi chiaramente anche la paura della morte o paure più intime, tutte le aspettative segrete che possono causare ansietà e insicurezza.
È il livello di consapevolezza più profonda: per questo è legato anche alla vecchiaia che riguarda proprio l’entrare in contatto con la nostra anima e quindi con ciò che è più in profondità (o è più elevato) nel nostro essere.
É la preparazione al passaggio a una vita successiva; essere pronti quindi a morire in serenità dedicandoci magari ai nostri nipoti e quindi facendo un’azione di servizio. Ci stiamo preparando a lasciare questo mondo con serenità, curando la nostra parte interiore.
Inoltre c’è un altro aspetto da considerare: la mano sinistra e la mano destra.
Mentre la mano sinistra riguarda il passato, la destra osserva il futuro. La mano passiva riguarda il nostro passato, quello che ci portiamo alla nascita in questa vita; e se le linee sono tante, vuol dire che abbiamo un debito Karmico molto elevato.
Mano destra (il presente) e mano sinistra (il passato)
Se invece troviamo nella mano destra un maggior numero di queste linee, nella nostra vita attuale stiamo aumentando il nostro debito karmico. Se sono in quantità minore, stiamo agendo in maniera conforme alla nostra evoluzione, quindi le nostre esperienze sono direzionate a risolvere, stiamo affrontando le nostre difficoltà, i nostri errori del passato, stiamo quindi costruendo. Se invece non abbiamo linee d’interferenza, questo vuol dire che stiamo fin dall’infanzia lavorando per risolvere questi debiti karmici.
Questo può essere legato a una capacità spirituale forte, a un’educazione ottimale, a condizioni di vita favorevoli.
Che cosa ho voluto portarvi con questa presentazione della Chirologia e del karma? Innanzitutto è uno strumento per conoscere se stessi, che sfrutta quelle che sono le antiche saggezze che possono tornarci utili in un mondo iper tecnologico e iper intellettuale ma emotivamente incapace di affrontare le sfide sociali.
Una rivalutazione dei valori tradizionali che sono presenti in tutte le culture e in tutte le età storiche dove l’uomo ha cercato di affrancarsi dalle difficoltà materiali e di elevarsi spiritualmente. Come abbiamo visto nel caso del covid, non siamo in grado d’usare pienamente le risorse e le competenze che abbiamo per migliorare l’esistenza umana se non attraverso la consapevolezza delle singole persone e quindi la capacità di auto cura, di auto sostegno, che richiede auto osservazione e autoriflessione.
Personalmente ritengo che, nel caso della pandemia, siano stati fatti errori notevoli soprattutto per una scarsa capacità di giudizio delle singole persone e che questo momento di trasformazione, che influirà sulle nostre vite future, fosse già stato annunciato, ma non sia stato compreso e sia stato concepito solo come un evento al di fuori di noi.
Il Covid invece ha messo in luce le nostre credulità, le nostre paure, la difficoltà a collaborare.